Federico Preziosi, "L’uomo qui assente", Delta 3 Edizioni

Dove si ferma la notte Credimi adesso, credimi ancora, non era l’altrove né il tarlo all’ultimo sguardo che scese dal volto penetrate le viscere del talamo, ma dove si ferma la notte si ricongiunse il tremore alle spalle. Rimasi di sasso all’inverno: la mia sete nell’utero di ghiaccio così pronta a infrangersi in libero volo dall’alto come una stalattite franta al tempo del marmo, tomba del senso, progenie del grembo. * Qui accade Qui accade il tempo nelle sfumature delle ombre incancrenite tra le forme a me prossime, care, irrinunciabili. Qui accade quel radioso compensarsi di un niente che si cela alle mie spalle e come allora qui ritrova il giorno sopravvissuto a un’intera esistenza la mia scrittura fitta del tuo «nostro». * Le cose inesatte Per le cose inesatte c’è un attrito e l’uomo a cui ripenso le dispone offrendosi all’autunno che si aggira. La posizione presa lo avvicina, quel non saper più stare dentro me sostanzia la vanesia distopia e poi c’è altro, una malinconia. * Docil...