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Fabrizio Bajec, "Tanka per le quattro stagioni (e altre poesie brevi)", Vydia editore, 2025

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galleggiano e basta nubi e piante d’acqua dolce non conservano un bel niente seduto su un tronco neanch’io coltivo propositi * come un palo piantato su una barca l’uomo in mezzo al lago veglia sulla fauna ma è solo un fantoccio * i suoni della fabbrica muoiono nei campi vicini Alain legge i nostri flyer ne approva e dimentica il senso quando è in vacanza * nel sottobosco udiamo la bella voce singhiozzante del cuculo d’Alsazia pare lontano o vicinissimo ma mia figlia ha in mente il lupo * vorrei tanto essere attiva dice la fontana del santo ai suoi visitatori mutare l’acqua piovana che mi esce dalla vasca in flutto di giovinezza * l’uomo davanti al mare si gode l’annegamento e torna dalla moglie con le mani in tasca freddo la invita a una passeggiata * Fabrizio Bajec (1975), italo-francese, vive a Parigi e scrive nelle due lingue. È autore delle seguenti raccolte di versi: Corpo nemico (in Ottavo quaderno di poesia italiana contemporanea, Marcos y Marcos 2004), Gli ultimi (Transeurop...

Elena Micheletti, terza classificata Premio Poeti Oggi 2025

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Senza titolo Forse ha ragione chi si attiene al verde e vive pressoché felice. Occhi per guardare, ginocchia per piangere. Le mie amiche mettono al mondo giovani di australopiteco e si dilatano come cornamuse. Io non so niente di tutto questo. Gioco a mosca cieca con la carne viva e ho sogni di carta che fanno sorridere. Forse ha ragione chi si attiene al verde: le foglie hanno mille modi per darsela a gambe, io, per ora, soltanto uno. * Elena Micheletti nasce ad Ancona, il 09/10/1987. Dopo aver conseguito gli studi in Lettere Moderne, presso l’Università di Bologna, inizia a lavorare come docente di scuola secondaria e si dedica maggiormente alla poesia. Nel 2020 pubblica la sua prima raccolta poetica intitolata Coazione a ripetere tramite casa editrice Nulla Die. Attualmente è impegnata in un progetto performativo che unisce la poesia alla produzione di musica elettronica , intitolato “Cassandra”. La poesia contemporanea in lingua italiana

"Anteprima Portosepolto": Luigi Palazzo, "Pietre e miraggi", peQuod, 2025

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Tra le maglie di un rudere un setaccio, il Sud, trattiene vite rassegnate, pietre e miraggi. * Quant’erano belli i funerali al mio paese che quando se ne andava uno di noi era uno di noi che se ne andava. Il sasso sul catrame tracciava la rotta – al suono di passi strascinati s’avvitava l’assenza. E la vita mischiata all’istante scorreva fino alla madre appesa allo stelo d’un fiore. * Tempo per decifrare l’odio fumante degli ulivi tra le nicchie di una Storia senza centro. Un pendolo oscilla tra il passato ed il presente, tra il presente ed il presente. * Ritorna e fugge e vibra questo niente, immerso nella notte che corre e non respira, che respira e non fluisce, nelle ore diroccate in un quotidiano che si scuce. * Un calabrone sul davanzale s’avvinghia al bianco d’un fazzoletto tra la polvere incenerita dal giorno. Non vola. Chiudo la finestra mentre il tempo si scioglie sul vetro che gocciola. Ai primi soffi di luce è ancora lì smembrato dalla notte. * Luigi Palazzo (18 settembre 1...

Manuel Lantignotti, cinque poesie inedite

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Mi troveranno con la guardia abbassata. Sarà un lunedì di festa, i sedili pieni di voci, una figlia col tuo stesso soprannome. Mi troveranno, saprò lasciarli andare: i frammenti del tuo sguardo, l’eucalipto e gli uragani dell’indomito mare. * Adeguarsi alle circostanze affidarsi al sole, alle maree e mai capire. Si dica che un senso l’ho voluto cercare o evitare, che invece di esplorare il mondo me lo sono fatto raccontare; ma se un giorno un pensiero incresperà le mie rive, ricorda: due cose le ho sapute fare. Essere un buon amico e amare. * Riposano sul tetto. La foglia che guardavo quando hai parlato al plurale; nella grondaia, quella che copriva la luna e mi hai chiesto di entrare; lì quella che vibrava nel vento quando ti ho stretta, senza respirare. Danzano, fragili momenti di un autunno che se tengo la tua mano, riesco a immaginare. * Cammino con sicurezza. Punto al fiore che cresce nel tuo pensiero, alle labbra rifugio dei nuovi inverni. Sei il paesaggio oltre la vetta, l’aria ...

Salvatore Annunziata, secondo classificato Premio Poeti Oggi 2025

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Epifania Se riuscissimo a non temere sempre troppo, a dividere sempre la paura che ci salva da quella che ci spegne la luce sopra il pane. Se riuscissimo ad ascoltare e non solo gli uomini, a capire che la vita è anche un campo di semi possibili; se ricordassimo sempre che tutte le cellule sono in guerra insieme a noi, che gli angeli parlano ai sottili, Dio si muove nei millimetri. * Salvatore Annunziata nasce il 29 maggio 1981 a Pompei, dove vive e risiede, ed è autore delle raccolte Mondo parallelo (2010) e Dello stesso amore (2013), entrambe edite da Grausedizioni. Il suo ultimo libro di poesie è Altro tempo e qualche poesia intorno alla luce  pubblicato da Italic peQuod nel 2024. La poesia contemporanea in lingua italiana

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Andrea Vanotti

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Se mi chiedessero cosa vorrei ereditare da te io risponderei: le piastrelle della tua cucina, le scollerei una ad una per appiccicarmi addosso il tuo odore, ne farei un cappotto per dimostrare alla gente, con orgoglio, che fui tuo nipote. Anche le fotografie, stampate su fogli A4, le appenderei come facevi tu: in buste di plastica, appuntandole sulla mia parete cranica, per non rischiare di perdere un solo ricordo di te. Adesso, che i tuoi capelli biondi di ragazza sono appesi a un capo sempre più inclinato dalla vecchiaia voglio riconoscere, davanti a tutti, che tu sei stata la quota maggioritaria della madre che non ho avuto, il fante in prima linea, solitario davanti agli attacchi della mia adolescenza e almeno uno dei due coglioni di un padre con cui ho testato i miei limiti. * Andrea Vanotti ci propone una poesia in prima persona, di chiaro impianto confessionale, strutturata come monostrofa dal tono monologante, quasi un insieme di considerazioni e riflessioni recitate fra sé e s...

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2025

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La giuria del Premio Poeti Oggi 2025 formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha definito la seguente classifica relativa ai poeti finalisti selezionati tra i 228 iscritti al concorso. Prima classificata :  Antonella Sica Secondo classificato :  Salvatore Annunziata Terza classificata :  Elena Micheletti Premio Speciale della Giuria : Maria Consiglia Alvino, Cristiano Vettore Finalisti a pari merito: Angela Anconetani Lioveri ,  Francesco Balasso ,  Francesco Buco ,  Rosanna Frattaruolo ,  Michele Lacava ,  Mariangela Leone ,  Donatella Nardin ,  Giampaolo Notarnicola ,  Giovanni Odino ,  Alfredo Rienzi,  Veruska Vertuani Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori menzionati entro l'estate 2025 rispettando l'ordine di classifica. Per i poeti insigniti del Premio Speciale della Giuria e per i Finalisti a pari merito, seguiremo l'ordine alfabetico. I l concorso era r...

Antonella Sica, vincitrice Premio Poeti Oggi 2025

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Sarà un inciampo, una scheggia nel tendine uno schizzo improvviso di lepidotteri cederà la diga degli occhi scivolerò nel fondo amniotico oltre il transito del ventre dissolveranno le radici in quel nodo di tempo si alzerà un piccolo vento l’ultimo bacio sulla fronte sarà un corpo che somiglia a chi ha vissuto la sua vita estranea accanto. * La poesia di Antonella Sica si contraddistingue per l’incisività, la capacità di sintesi, la nitidezza e la efficacia delle immagini impiegate per affrontare il grande tema del passaggio, sempre irrisolto per ciascuno di noi, comunque questo possa essere immaginato. Qui sembra accadere come incidente o lapsus (“inciampo”, “scheggia”, “schizzo”), cedimento in extremis in cui è possibile una regressione al proprio “fondo amniotico”, rinascita quindi nella dissoluzione, annientamento delle proprie radici e restituzione alla terra, al nucleo originario; ma senza nulla di tragico, con composta accettazione, consapevolezza estrema che ciò che avviene in ...

"Fresco di stampa": Stefano Solaro, "Otto Tipi di Insetti", Arcipelago itaca Edizioni, 2025

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Ho fatto come avevo promesso del mio meglio ma non in assoluto. Ricordo piccolezze, noi sui mezzi, la merenda tu che sbagli serratura quando torni la sera a casa. Forse chi parla intende questo quando dice prima le cose importanti come il tuo dare e prendere tutto sollevare le macerie ritirare quello che opprime in questa grande stanza. Per questo e altro ti sono grato per come a volte mi lanci contro la vita solo per svegliarmi. * In un certo senso siamo ancora lì ad aspettare che torniamo lunedì danza mercoledì teatro a ciascuno il suo respiro. Non so se era già il primo segno se pensiero brutto chiama pensiero brutto se i tuoi denti rotti ieri nel sogno e la mia risposta così sgarbata sono memoria, metafora o solo conseguenza del dolore. * Al chiuso 1 Questi sono i giorni in cui si cade un secolo dentro quattro mura cose che non vanno nemmeno sussurrate. Ancora e ancora mi rigiro ma per la pelle sono uno e non mostrarmi ha una scadenza. Al bar arrivavi sparando fuori luce, senza acc...

Finalisti Premio Poeti Oggi 2025

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La giuria composta da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 228 testi iscritti al concorso in forma anonima . Siamo lieti di annunciare i nomi dei poeti finalisti della quinta edizione del Premio Poeti Oggi: Angela Anconetani Lioveri , Salvatore Annunziata , Francesco Balasso , Francesco Buco , Maria Consiglia Alvino , Rosanna Frattaruolo , Michele Lacava , Mariangela Leone , Elena Micheletti , Donatella Nardin , Giampaolo Notarnicola , Giovanni Odino , Alfredo Rienzi , Antonella Sica , Veruska Vertuani , Cristiano Vettore . Le opere dei finalisti saranno pubblicate sul blog e sui canali social Poeti Oggi entro l'estate 2025. Il poeta vincitore sarà reso noto nelle prossime settimane attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto attribuito dalla giuria. La poesia sarà corredata dal commento di ogni giudice e avrà una veste grafica raffin...

"Anteprima Portosepolto": Sheila Moscatelli, "Una spiga", peQuod, 2025

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L’aria scura sussurra, la ninfa del bosco interroga lo stagno. Intreccia giunchi e preghiere al cielo muto - gocciola il fuoco di maggio nei campi. In casa i muri dipinti di fresco l’interno brucia l’intorno fiorisce - un uovo crepita sodo - grigia promessa di futuro tradito. * Si prepara l’inverno al buio di un lampione la nebbia fa silenzio con gli alberi una tigre cammina in giardino tra i cavalli due pavoni maschi - tessere di mosaico - nel cielo spaccato dal tramonto partoriscono le braci della speranza. - Abbiamo il futuro - annuncia il pettirosso fioriranno le viole innocenti. * Conchiglia, concavità femminile di forma auricolare involucro della memoria del corpo silenzia il suono che non so ascoltare. Si arrende agli estranei - vengono da ogni parte del mondo per dire la parola casa. * Si dovrebbe poter credere al bosco, senza conoscere l’alfabeto arboreo. Nella tempesta di neve un orso bruno si avvicina, per mostrarmi come si allargano crepe nel tetto della notte. Mezzo guscio...

"Fresco di stampa": Sergio Gallo, "Gleba - ādāmah", Gattomerlino, 2025

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Sirfidi Per tutta la vita ci avete ignorato come mosche blu o verdi, scambiato per api obbedienti, vespe o calabroni da scacciare. Invece siamo innocue sirfidi, col dono innato di mimare vite altrui; succhiando nettare, amanti instancabili zigzaghiamo di fiore in fiore. Prosperano le nostre larve nelle acque limacciose. * S'era dunque al termine d'una nuova primavera. Lasciarono la grotta uno alla volta, dopo aver preso commiato dai compagni d'avventura. Grati a quel luogo magico d'esser stato salvifico; dimora di curiose creature e speco sacro ai nativi agli antenati, agli spiriti. Il ritorno li attendeva alla dura realtà del deserto, dove erano nati e cresciuti. Solo il ragno si decise a rimanere nella caverna; gli altri sentivano forte il richiamo dell'aria aperta ai grandi spazi della pianura; l'istinto di tornare tra i simili, accudire cuccioli, uova, pulcini. Guardarsi da vecchi e nuovi nemici: i predatori consueti e i bipedi, più efferati sterminatori. Mo...