"Fresco di stampa": Annalisa Ciampalini, "Tutte le cose che chiudono gli occhi", collana portosepolto, peQuod, 2022
I nostri corpi complementari
il tuo chiarore
la mia esile oscurità.
Tua è la pietra dell’inverno
il seme dormiente nel giaciglio scuro
le mani che sanno dove premere.
A me resta l’albero lontano
il bianco che si accumula piano
il fiore pallido
esitante tra le dita.
*
Solstizio
C’è fuori un luogo vasto dove il pensiero cresce
spazi allungati che contengono passaggi
un solstizio d’inverno tra corpi luminosi e alti
che mai arriva fino a qui.
Che scenda, ora, tra le cose basse, che si faccia ombra
nell’acqua tonda raccolta nel secchio,
che mandi luce pallida a precederlo.
Dovremmo imparare a disegnare eclittiche,
a curare la precisione del tratto. Non approssimare.
Saperlo riconoscere e dire “è questo”.
Vederlo per intero, sentirlo
nella sua sacra brevità.
*
All’improvviso scende un grande silenzio
e un ordine pallido
si dispone nella casa.
I pasti serali hanno la disciplina delle cose fredde
dei corpi tenuti a distanza. Nessuno
guarda la sedia vuota al suo fianco.
Lì c’è un luogo in cui la luce arriva piano
il punto che ci guarda
e va taciuto.
*
L’isola
L’isola ha una grande stagione di sole
un corpo tiepido
dove il tempo si adagia per intero.
L’isola ha un promontorio allungato e tetro
e occhi spalancati verso il settentrione.
Da quella parte, scoscesa e scura,
pescatori accendono fuochi serali
e una notte polare scende
sulle loro case.
Gli altri non sanno del promontorio
e non ricordano il gelo.
Loro hanno altre notti
e mare tiepido per il sole versato.
*
La fragilità sta nel verso che non dura
scriverlo su carta
voltarsi per leggerlo di nuovo
e il segno muore.
Il verso frontale volitivo e pieno
la parola stretta sotto la palpebra che duole
e poi il vuoto.
A lato, tutto ciò che respira
e amorosamente vive nella tensione del presente
da me discorde, spalancato
fioritura piena, occhio distratto
che mi vede passare.
*
Annalisa Ciampalini è nata a Firenze nel 1968. Ama da sempre la poesia e la matematica, la musica e la natura. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta L’istante si dilata con Ibiskos Editrice, nel 2014 la raccolta L’assenza edita da Ladolfi Editore. Nel 2018 pubblica Le distrazioni del viaggio con Samuele editore.
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