"Fresco di stampa": Rossella Renzi, "Disadorna", collana portosepolto, peQuod, 2022
Camminiamo su questo sentiero
tra pietrisco, frammenti di ali
le impronte dei bambini
per gioco, quella voglia di fare
di inventare la fuga
il risveglio del volo.
Ma qui l’offerta è un giaciglio vuoto
la porta del tempio si spalanca
solamente a chi prega e non chiede.
*
Intorno è solo un grigio di falena
la cenere che sfoglia oscura il giorno
nella fuga le parole incompiute
ancora gemiti a distanza di anni.
Raccontami del tempo senza fiori
dei passi ripetuti all’infinito
del buio che preannuncia altro buio
del canto intonato per l’addio.
Siamo stati stranieri
e non lo sapevamo.
Per il pane e una coperta di lana
abbiamo ringraziato, per il fuoco.
*
Questa non è la mia casa
non ci sono fiordi, cieli pesanti
non ci sono cimiteri sul mare
dove leggere pomeriggi interi.
Non è la mia casa, non ci sono
le urne con il segreto del sonno
l’antico enigma della controra
l’abbraccio sempre nudo del vento.
È un suono lontano la casa
l’odore del mirto, dell’agrumeto
che incanta le mani bambine
i lari che vegliano all’orizzonte.
*
Come in un tempo sospeso di febbre
si accendono spiriti
nel centro esatto delle parole
partoriremo ancora luce.
*
Nell’ombra del bosco
nel bacio dell’acqua
nell’albero cavo
Saremo solo cenere
senza redenzione.
*
Rossella Renzi vive in provincia di Ravenna, insegna materie letterarie negli Istituti superiori. In poesia ha pubblicato: I giorni dell’acqua (L’arcolaio 2009), Il seme del giorno (L’arcolaio 2015), Dare il nome alle cose (Minerva 2018); il saggio in E Book Dire fare sbocciare. Laboratori di poesia a scuola (Pordenonelegge 2018). È redattrice di «Argo» e di «Poesia del nostro tempo». Per la casa editrice Argolibri dirige la collana «Territori».
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