"Fresco di stampa": Luca Bresciani, "Ogni giorno un cielo diverso", collana Lietocolle, Ronzani Editore, 2022


Se la polvere ci parlasse
di sé non racconterebbe niente
ma ci direbbe delle crepe e dei ragni
e dell’infelicità dei pavimenti.
Svelerebbe l’ambizione dell’armadio
di non vivere con un fianco cieco
e la pena del chiodo nel sostenere
ciò che gli è impedito di ammirare.
Infine ci chiarirebbe la morte
dopo l’appello delle sveglie
quando dalla tenda alla trapunta
un nugolo d’oro ci circonda.

*

Lo stesso peso sulle bilance
in questo scontro tra ombre
nella categoria minima della sete
dove si sputa senza inghiottire.
Finalmente possiamo odiarci
avendo dei veri presupposti
ora che niente ci distingue
ora che nessuno ci sceglie.

*

È un’intervista alle pietre
la trasparenza del fiume
e tutto l’udito e tutta la vista
sono un’unica coscienza:
le distanze si compattano
e nessuno vive da ultimo
nell’acqua che riconosce
i fragili della sua stirpe.
L’oscurità della fretta
è urgenza che non salva
e la careggiata dall’altra parte
è il regno che disattende.

*

Il gelo di dicembre
sui muscoli delle macchine
nell’ora che sbatte il pugno
contro un sole senza indirizzo.
C’è chi raschia con la spazzola
e chi rovescia mezza bottiglia
e chi stacca dal proprio vetro
un foglio di giornale sfinito.
Noi accendiamo i motori
sprofondando nei sedili
e come orsi polari in letargo
contiamo le crepe del giorno.

*

Luca Bresciani (Pietrasanta, 1978) ha pubblicato in versi: Lucertola (Edizioni del Leone, 2011), Modigliani (Lietocolle, 2015), L’elaborazione del tutto (Interno Poesia, 2017), Canzone del padre (Lietocolle, 2018) e Linea di galleggiamento (Collana Gialla Lietocolle – Pordenonelegge, 2020).





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