"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Valentina Furlotti


Pago le bollette
del mio amore per te.
Alla grande domanda
«Non lo so» dici 
e dici: «Niente»
mentre secoli dedicati 
a un’esistenza double-face
implodono e si declassano
a tempo bieco, tempo sordo.

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Valentina Furlotti si cimenta nell’impresa di scrivere una poesia d’amore e, con intelligenza, sceglie la strada dell’understatement, del sottotono lirico: la verifica sull’effettiva tenuta del sentimento, della sua verità, si traduce nell’immagine, quasi irriverente, delle “bollette” pagate, in una resa dei conti tutta contabile, liquidata a ordinaria amministrazione. Alla “grande domanda” posta dall’autrice corrisponde il vivace inserto dialogico all’insegna della indecidibilità o della minimizzazione da parte del suo interlocutore, ben presente anche se mai esplicitamente nominato, presenza-assenza di fronte alla grande sfida che si pone. Tutto si risolve allora nella scarna constatazione di “un’esistenza double-face” a cui si sono iperbolicamente dedicati “secoli” inutilmente spesi, perché destinati a implodere, a declassarsi in “tempo bieco, tempo sordo”: ripetizione che sottolinea lo stato di sconfitta con un’ammissione essenziale e altrettanto inappellabile.

Fabrizio Bregoli

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Valentina Furlotti nasce a Parma nel 1993, città dove vive e lavora. Laureata in Filosofia, ad oggi sta ultimando la sua prima raccolta poetica. Suoi testi appaiono in Farapoesia, Atelier Poesia e Interno Poesia Blog. Due sue poesie sono state tradotte in spagnolo da Antonio Nazzaro per il Centro Cultural Tina Modotti.

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La rubrica "Blocchi di partenza" curata dal poeta e critico letterario Fabrizio Bregoli è lo spazio dedicato da Poeti Oggi ai poeti esordienti che non hanno ancora pubblicato con un editore. La nota di lettura di un poeta noto e affermato come Bregoli, si pone come saldo accompagnamento nel delicato transito che da privato e intimo rende un testo pubblico.



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