"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Sheila Moscatelli
Quando ci rivedremo
non saprò come toccarti
calpesteremo ombre
crepitanti di foglie accese
illumineremo sotterranei
di ossa e radici
cuciremo ali trasparenti di fiducia
Con parole in grappoli
riempiremo bicchieri di silenzio
senza romperlo
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Sheila Moscatelli ci conduce per mano in un suo universo tutto
privato, intimo, con versi che parlano al futuro, che annunciano un
ritorno: di un caro? dell’amato? La risposta spetta
all’immaginazione del lettore che proiettato in questo mondo ne
diventa partecipe - non solo spettatore, ma parte in causa. Tutto si
articola nella libertà delle parole che si dispongono obbedendo solo
a sé stesse, senza punteggiatura, cadenzate solo dagli spazi
bianchi, dal loro fragile equilibrio con il silenzio. Le metafore e i
simboli conferiscono un’atmosfera sospesa, magica, al quadro
d’insieme, che resta soffuso fra giochi d’ombre, trasparenze,
luce che si fa strada fra “sotterranei / di ossa e radici”, tutto
funzionale al disvelamento finale: l’antitesi fra “parole in
grappoli” e “bicchieri di silenzio” si risolve, contrariamente
alla logica comune, con la preservazione dell’unicità di ciò che
accadrà, che non potrà dunque rompersi, infrangersi; reso intatto e
incorruttibile dalla poesia.
Fabrizio Bregoli
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Sheila Moscatelli è nata a Terni il 31 dicembre del 1977 e vive a Ravenna. Fa il medico, ha due figli e pratica yoga. Suoi inediti sono stati pubblicati su Atelier Poesia e Interno Poesia blog. Due sue poesie sono state tradotte in spagnolo da Antonio Nazzaro per il Centro Cultural Tina Modotti. Sta lavorando alla sua prima raccolta poetica.
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La rubrica "Blocchi di partenza" curata dal poeta e critico letterario Fabrizio Bregoli è lo spazio dedicato da Poeti Oggi ai poeti esordienti che non hanno ancora pubblicato con un editore. La nota di lettura di un poeta noto e affermato come Bregoli, si pone come saldo accompagnamento nel delicato transito che da privato e intimo rende un testo pubblico.