Francesco Gallina, “Medicinalia”, Marco Saya Edizioni, 2022. Segnalazione di Fabrizio Bregoli
La grafia del medico di famiglia
è una in gamba
la farmacista sotto casa
si dice abbia
avuto maestri illustri (Champollion,
Evans, Ventris), che persino
Dan Brown l’abbia chiamata
in consultazione privata
sulla decodifica di antichi alfabeti in codice
dunque, cari miei, nessuno stupore
se ha antenne per captare
la calligrafia e la sua mistica,
l’arzigogolo arabeggiante, l’esotico
ondeggiare dell’inchiostro
sulla stele di Rosetta
fresca di cartuccia
*
Il distacco
non oltrepassare la linea gialla
è una legge non scritta: in Medicina
giudicare il male da lontano,
il suo pantano smisurato,
è una forma di tutela
dal dolore, il viandante sul mare
di nebbia è il dottore che conserva
l’emozione, la traduce in ragione
con cautela
non avertene a male, se usa ironia,
talvolta, questa poesia,
se si fa medicin-alia, altra medicina,
se squadra senza pianto
il nostro male (sperimentato lo abbiamo
più d’una volta: un’eterna rivolta)
e se è sacro, il nostro male
lo renderà più dolce il distacco,
ma non disumano: una specie di esorcismo
dal cannibalismo del pathos
*
La cataratta
la nebbia agli occhi sale,
biancheggia il cristallino, ingiallisce
fino a diventare un opale la pupilla,
minerale-scudo alla luce del sole
come una lastra di ialite
s’incide allora il bulbo
alla chien andalou (solo più in superficie,
delicatamente) e con ultrasuoni s’accede
al cristallo, lo si aspira in frantumi
impiantando una lente intraoculare
*
Il camice verde
Macbeth, l’infermiera di sala, sa
quanto il rosso del sangue possa
abbagliare fino a stordire. tutti
qui indossano camici verdi, qui
dentro, intorno alla piastra operatoria
illuminata dall’empireo della lampada
scialitica. sanno che rosso su bianco
assorda la retina anche per un solo istante,
fatale; viceversa il verde assorbe il boato
della chiazza. l’occhio di queste Matelde
bardate di verde dev’essere il più puro
possibile, nel perimetro di un campo visivo
nitido, senza paura e senza macchia
letteralmente
*
Francesco Gallina (1992) è docente di scuola superiore, cultore della materia e dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Parma. È autore di saggi di letteratura italiana e curatele scientifiche. Medicinalia (Marco Saya Ed., 2022) segna il suo esordio poetico.