Mario Saccomanno, tre poesie inedite
Il buio si nutre di dubbi e di miti –
e resto qui seduto
a mendicare ogni risposta
stuzzicando con la mente
questa vecchia luna di paese.
Perché neanche un urlo
sembra più spezzare
le nubi di quiete
che trasudano di morte
e che anneriscono la terra?
Il buio si nutre di dubbi e di miti –
ed è squarciato dai suoi stessi bagliori
che all’impeto dell’oggi
tornano utili quei troppi
terreni incolti del pensiero
che non si può da una riva
inerte osservare
il proprio naufragio.
*
Del tutto io ne mastico una scaglia.
Assaporo il contatto con la terra
per far sì che dei miei passi
i tratti io ne possa rappezzare.
Del tutto se ne mastica una scaglia –
e nell’intuire un qualche lieve
e incerto schiarimento
mi chiedo se è davvero così duro
ravvisare la fondante debolezza
di ciascuno senza l’altro.
*
Certo: che possa pure una vita
stemperare a suo modo
ogni graffio subito
sotto la sola luce lunare.
Ovunque vada,
io resto trafitto
da questi stessi miei versi
che uccidono ancora,
riportandola indietro,
ogni incorporea distanza.
Potrà mai davvero una parola
nominare il peso
del vuoto irriducibile
di una mancanza?
*
Mario Saccomanno è nato a Cosenza il 29/08/1993. È poeta e scrittore. I suoi versi e i suoi racconti sono stati inseriti in varie antologie letterarie e sono stati insigniti di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la pubblicazione di un carnet poetico avente come titolo Tragitto ricurvo di sogni e d’amore. Ha pubblicato le sillogi Tanto vero da farsi utopico (Pedrazzi, 2019) e Lembi edificabili (L’Erudita, 2021).