Francesco Giovanni Bresciani, "Del tutto e di minuscole cose", Porto Seguro Editore, 2023
I sogni
I miei sogni non varcano
la soglia del mattino,
i tuoi li ritroviamo sempre sparsi
nel letto quando ci svegliamo.
Ogni giorno decidi ciò che è buono
e ciò che è da buttare,
salvi pezzettini spaventosi,
ne fai collane da indossare
per tutto il giorno, per tutti i giorni
dall’infinito fino a ora.
Tu vedi dove io non so guardare,
c’è una parete nella volta di ogni notte
e nel mezzo una porta
che impedisce all’universo di riversarsi
in noi, io spio attraverso la serratura
quando tu sfili la chiave.
*
I laghi
Torniamo all’acqua,
è bastato sfiorarla una volta
perché si ricordasse di noi.
Ci immergiamo,
ci riconosce, come embrioni
nel liquido amniotico del mondo.
Ne usciamo
e ancora siamo lì,
impressioni omeopatiche,
cartine di tornasole,
indici d’esistenza
nel laboratorio di Dio.
*
Abbraccio
Il mio abbraccio non combacia mai
perfettamente al tuo corpo
non so se sono io o lui a esser storto,
per quanto ci proviamo
a far sì che il dolore scivoli
è sempre uno scontro, spigoli su spigoli
ma è così che ci conosciamo
in ogni angolo,
che non perdiamo mai il bandolo
della matassa delle nostre ferite più fragili
e sulla pelle, tutte le punte possibili.
*
Lo spazio
Vivere
nello spazio
tra stare
e non stare,
amarsi
come l’uomo ama il sole,
necessario
lontano.
*
L’allenamento
La respirazione è importantissima
se cammino da solo, polmoni e cuore
non solo il cervello, persino l’educazione
punge il braccio con la matita,
la paura di soffiare sul fuoco.
Dicono che ai funerali,
le persone più gradite
sono quelle che non ci si aspetta di vedere,
ci nutriamo di imprevisti,
fondamentali i diversivi,
ma capire come difendersi dalle armi
a cosa serve se manca la speranza,
se regaliamo il vantaggio
consegnandolo impacchettato
con carta di zucchero.
L’obiettivo è non ingaggiare
il combattimento,
è bene però considerare
ogni tipo di allenamento
che possa abituare alla sconfitta.
*
Eccola
Eccola, la mia vita
come una vecchia lavatrice
s’inceppa, vorrei
darle uno scossone
per farla ripartire
ma è sempre più grande
la paura
di romperla.
*
Francesco Giovanni Bresciani vive in provincia di Bergamo, dov’è nato nel 1979. È laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo, lavora nel settore delle Risorse Umane. Del tutto e di minuscole cose è la sua prima raccolta di poesie.