"Fresco di stampa": Damiano Sinfonico, "Le spente lingue", Vydia editore, 2024


Dalla proprietà nascono le sedizioni,
tesi diffusa da tanti tra cui un Falea
di Calcedonia, oggi ignoto ai più.
Ne dà notizia Aristotele nella Politica.
Poche righe per un’idea incendiaria,
un’idea bandiera che appare come un lampo
e si propaga.

*

Vino dolce spruzzato di neve
ha detto Domiziano
dominus et deus.

Lo scultore lavorò su un cadavere smembrato
e ricomposto. Il morto imballato
ebbe il suo posto tra altri.
Lo scempio in vista per i passanti
che salivano al Campidoglio
e guardavano di soppiatto quelle carni.

*

Il paradiso manda chiarori
da sotto una cenere di parole:
in origine era solo un giardino
riservato alla caccia dei satrapi,
sogno naturale circondato da mura.
Discendono chiari corollari:
il paradiso è calpestato da stranieri
e il persiano è la lingua dei beati.

*

Quello che temporeggiando vinse
non aspettò a morire
e in fretta si spense
mancando alla fine.

(Ma sopravvisse il rivale
come un passero senza coda
e incapace di volare).

*

Damiano Sinfonico (Genova, 1987) insegna in un liceo. Ha pubblicato due libri di poesia: Storie (prefazione di M. Gezzi, L’arcolaio, 2015) e Lingualuce (L’arcolaio, 2017).





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