"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Doriana Alba Granzotto
Cagna
Il sole
io lo vedo
ma non lo sento
ormai da troppo tempo.
Mi giro e
vedo la piscina
azzurro scolorito
poggiata sulle piastrelle
rosse
rotte
all'angolo di casa la mia amica
tuffa
spruzza
costume intero.
La puzza dell'acqua nel cloro
ormai da giorni
è diventata cimitero di moscerini
che per forza di cose devo togliere
uno ad uno con le mie mani tanfone.
Quell'odore aveva assorbito le molecole
lo riconoscevo come sprezzante,
come da bambina arrangiarsi a se stessa.
Odoravo come
di quella cagna rognosa
che in canile non sceglie nessuno
ma ha il cuore grande e rotto.
Tanto già i vicini mi consideravano una bastarda
senza padre.
Dopo qualche tuffo
mi ritiravo nel mio bosco;
Ciao amica!
accappatòiati e asciugati
costume intero.
Io tornavo
Immersa tra gli alberi
nascostamente.
Quella era la mia famiglia.
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C’è un certo gusto per tutto ciò che è degradato, in via di disfacimento e deterioramento, in questa poesia di Doriana Alba Granzotto, in una rivisitazione di certa sensibilità simbolista e decadente da poète maudit, manifestamente assunta a modello. Assistiamo a una combinazione di suggestioni sensoriali che partendo dalla vista (“Il sole”, “azzurro scolorito”, “rosse / rotte”, “tuffa / spruzza”) svoltano poi decisamente sull’olfatto (“la puzza”, “mani tanfone”, “quell’odore”, “odoravo”) che rappresenta icasticamente il senso di disagio e di esclusione culminante nella similitudine con la “cagna rognosa” dal “cuore grande e rotto”, resa plastica della propria condizione di “bastarda / senza padre” (con significativo enjambement che sottolinea la ripresa pleonastica). L’unico esito possibile è allora il rifugio nella propria solitudine simboleggiata dal “bosco” che si costituisce in “famiglia”, l’unica ancora possibile, nostos (“tornavo”) a uno “stato di natura” immune dai condizionamenti delle relazioni sociali. Il registro linguistico basso e colloquiale, non esente da invenzioni verbali (“tanfone”, “accappatòiati”) e all’insegna di una sintassi prevalentemente paratattica, confermano la volontà di una postura informale, lontana dal “poetese” di maniera.
Fabrizio Bregoli
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Doriana Alba Granzotto è nata in Belgio il 19/10/1982. Vive in Italia dall’età di cinque anni. Ha frequentato il liceo linguistico San Luigi a San Donà di Piave e si è laureata nel 2016 in Design della Moda e Arti visive presso l’università IUAV di Venezia.
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La rubrica "Blocchi di partenza" curata dal poeta e critico letterario Fabrizio Bregoli è lo spazio dedicato da Poeti Oggi ai poeti esordienti che non hanno ancora pubblicato con un editore. La nota di lettura di un poeta noto e affermato come Bregoli, si pone come saldo accompagnamento nel delicato transito che da privato e intimo rende un testo pubblico.