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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Buona estate 2024

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Poeti Oggi va in vacanza , l e pubblicazioni riprenderanno il 15 settembre con l'anteprima nazionale del nuovo libro della collana Portosepolto diretta da Luca Pizzolitto e Massimiliano Bardotti. Sarà possibile continuare a inviare i propri testi in redazione seguendo le indicazioni riportate nella sezione del blog  Contatti . Buone vacanze e grazie per il vostro affetto. La poesia contemporanea in lingua italiana

Lucio Toma, Finalista Premio Poeti Oggi 2024

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Grammatica della sofferenza Occorre stare attenti quando si parla, alle parole, al senso. Anche il verbo che ama, il più innocente, può celare una lama e di traverso può mettersi perfino un pezzo di pane e il vino per quel che non tace. In teoria ubriacarsi di verità potrebbe estinguerci. Meglio per tutti l’acqua: ecco una parola che lenisce almeno finché dentro non ci finisci o anche quest’alba che porta in dono la cieca speranza sebbene il fiore su cui si posa l’ago a farfalla sia proprio il mio braccio. * Lucio Toma , docente, poeta e giornalista, è nato nel 1971 a San Severo (FG). Nel 1999 pubblica Zigrinature (All’insegna del Cinghiale ferito) e nel 2006 A Gonfie Vene (Ianua editore con pref. di Plinio Perilli). Ha collaborato con magazine locali e quotidiani, ha presentato eventi letterari e interventi critici. Ha co-diretto per radio Gargano la rubrica “Books & Music”. Alcuni suoi versi sono apparsi su varie antologie e riviste anche on line. Del 2019 è la pubblicazione di

Filippo Ticozzi, Finalista Premio Poeti Oggi 2024

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Una famiglia sul tetto del duomo L'amore è perduto senza occhi; non si muove (non è come dicono). Vaghiamo ciechi e stanchi anche noi, avvolti in sudari, come insaccati: un'illusione costruita ai nostri avi esigenti. Un vento di sabbia lo scirocco che guasta i pensieri. Lassù non è il planare che avvince, ma l'esser di sale, statue in neri cenci e un vento tenace che non vince. * Filippo Ticozzi è autore e regista di documentari. I suoi film hanno partecipato a molti festival (Visions du Réel, Festival dei Popoli, Jihlava IDFF, Full Frame IDFF ecc.), e hanno vinto diversi premi (Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival, Best Documentary a Cinéma Verité Iran, ecc.). Insegna Cinema Documentario e Sperimentale all’Università di Pavia ed è responsabile del centro studi Officine Creative. Suoi testi sul cinema sono apparsi in volumi collettanei e su riviste specialistiche. Sta scrivendo La bocca di rame , la prima raccolta di poesie. La poesia contemporanea in lingu

"Fresco di stampa": Silvia Atzori, "Quando tornerai sulla terra", Arcipelago itaca Edizioni, 2024

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Il treno per B.: un solo schermo alla violenza di novembre, gli azzurri senza strazio sul binario quindici. L’archetipo del lutto. Cerchi nella borsa una scusa ma è già dentro lo stomaco e lo sguardo agonizzante dei neon fa l’aria rigida. Il segnale disturbato promette nuovi porti ma niente: non si schiuderanno. Ti prego ascolta i miei consigli: resta ancora nel sogno congelato. Guarda lontano dalla ferita. Toccare è provocare l’infezione, ma nascondere: per questo fabbrichiamo nei cappotti il soffocamento del bozzolo il terrore delle larve. * L’encefalo è coperto da membrane, nel suo caso lo spazio assediato era sotto l’aracnoide. L’accumulo di sangue si è formato in fretta entro un mese si sarà riassorbito. Dev’essere successo dopo la caduta dentro il campo di gigli grigi, l’urto l’ha stordita. Gli occhi pagano ancora col difetto il marchio lasciato nella zona occipitale. I primi mesi di là sono stati poco più che un persistente mal di testa, le hanno lasciato una certa ipocondria. *

Grazia Procino, Finalista Premio Poeti Oggi 2024

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Per ogni paese addormentato d’Italia Abbiamo pregato-tutti, in silenzio- per questo paese addormentato sulle colline. Ci sarà il risveglio? Quando innaffieremo i cipressi per i morti avremo un futuro. Abbiamo portato ai lampioni fiochi per strade deserte nuovi cieli da osservare con calma. I gatti dal pelo fulvo stavano a ricordare il numero esiguo degli abitanti. C’erano più felini di umani. Il vento ha sconquassato la pazienza dell’attesa- ora, ancora, lo ascolto. Qui il rito scorticato dal sole imbrunito prevede l’ascolto religioso del vento. E le donne hanno per ali il cappello di lana anche d’estate. * Grazia Procino , nata a Gioia del Colle, è laureata in Lettere Classiche. E’ docente di Lettere presso il Liceo Classico di Gioia del Colle. Ha pubblicato haiku in due raccolte collettive edite da Fusibilia, la raccolta poetica Soffi di nuvole  ( Scatole parlanti, 2017) e i racconti Storie di donne e di uomini  ( Quaderni edizioni, 2019). E sia  ( Giuliano Ladolfi Editore) è stata l