"Fresco di stampa": Stefania Giammillaro, "Errata Complice", peQuod, 2024


Ai sensi di una legge non scritta
appesa al baratro senza risposta
è vietato venire al mondo
in un qualunque giorno di pioggia

Senza tuono rimbomba
il dire del mare
che soffia e soffia un ruggito ancestrale
tra cosce nude e stoffe bagnate

L’appetito nasce senza fame.

*

È buio
non ti accorgi che è buio
sulla soglia che attende
la puntualità della prova

Scappano i ritardi
dalle pareti pregne
dell’odore
consumato ieri

*

Era proibito il cortile
agli schiamazzi
quando le ginocchia sbucciate
bruciavano di vita
appena iniziata

Era proibito urlare in protesta
contro addii mortali
alla coscienza
quando puntare i piedi
era occasione di crescita

Da un vetro di roccia
si penetrava il mondo
io pesce rosso
con diritto di parola

*

La geografia del corpo
non sconta il peccato originale
quando le narici adescano il polline soffiato
dal feroce ritardo di fine maggio
La primavera può ancora arrivare
schiaffeggia il sussurro
su chi trattiene il tumulto nelle ossa
e fino alle arterie
nuoce il fumo
che indossa la bestemmia
di non essere come vorresti.

*

Lasciarsi andare agli argini
sospirando ai margini
e osservare coppie felici

Essere inviso solo ai rami secchi
sapendo che dal veleno una linfa
-              può ancora cogliersi

Diventa così naturale accorgersi
che non manca nulla ai nostri difetti
per essere completi
per essere perfetti

*

Che se poi ti abbracci
non ti raccogli intera
ed è sempre difficile
stirare gli angoli

Che se poi ti abbracci
sei tutta per te
dalle guance all’alluce

e sul tuo equatore
un accento di libertà

*

Stefania Giammillaro (Messina, 1987). Ha pubblicato: Metamorfosi dei Silenzi, Edas, Messina, 2017, L’Ottava Nota – Sinfonie Poetiche, Ensemble, Roma, 2021 ed Errata Complice, peQuod, 2024. 





La poesia contemporanea in lingua italiana