"Fresco di stampa": Antonella Sica, "Corpi estranei", Arcipelago itaca Edizioni, 2025
Era una casa divisa in gabbie
perimetri di fiato e dolore
corpi estranei cuciti dal sangue.
A tavola a ognuno il suo posto
geometria instabile dei pasti,
la luce piombava dall’alto
un ritratto di famiglia elettrico.
Corpi stretti nella notte alle coperte
galleggianti nella trama dei respiri
la sveglia scandiva l’assenza ai miei occhi
spalancate finestre alla fuga.
*
Persiane lame di luce
tagliavano la gola alla domenica
l’arrosto tormentava l’aria
con la sua pretesa di festa
in comune coi morti avevamo la resa.
*
Luci sul porto, rosso che trema
vecchia mano distesa sul mare
ferito dalle chiglie di passaggio.
Si apre alla preghiera
ogni increspatura inquieta
di chi attarda lo sguardo
sull’acqua nera
prima di chiudere gli scuri.
*
La sabbia nei muri trema una nostalgia cava
di montagna frantumata, nei trucioli
la porta scricchiola una memoria d’albero
la begonia sembra smarrita nel vaso.
Quel corpo di donna disteso senza sonno
cerca una radice da piantare
la notte chiusa fuori dagli scuri
chiede d’entrare per fare disordine.
*
Si sfianca lo sguardo sulla luce
che incendia l’ardesia dei tetti
alle mie spalle la lavatrice vortica
una partenza che non decolla
oltre i vetri l’aria forse vibra
del nuovo aprile che ritorna
di qua dai vetri il fuori è vetrofania
alle mie spalle piove nella doccia
qualcuno si insapona con agrumi chimici.
*
Al primo piano l’alba
è una teoria di finestre
straziate dal sonno
l’acqua dondola precaria
sulle grondaie, nell’alveare
di vite a fatica
una malattia di risvegli
silenzio oleoso tintinna stoviglie
il tassista del piano di sopra
urla debiti al telefono
la madre crocifissa striscia
nel vialetto dissestato
bambini saltano
pozzanghere di freddo
è ancóra un gioco.
*
Ogni cosa che guardo fugge
nella sua radice
campi gialli di sete
ammasso grigio di case
coi panni all’aria, visceri stesi
sulla ferrovia
una palude improvvisa
ingoia il sole
pena bianca ristagna
fra gli aironi.
*
Antonella Sica, genovese, è laureata in Lettere Moderne. È regista e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e co-diretto il “Genova Film Festival” dal 1998 al 2015. Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in diversi Festival. Nel 2014 ha pubblicato Fragile al mondo per Prospero Editore, nel 2018 La memoria nel corpo per Rayuela Edizioni e nel 2022 L’ira notturna di Penelope per Prospero Editore. È presente in alcune antologie fra cui Singolare, molteplice (puntoacapo 2022) e Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (Arcipelago itaca 2023). Con Corpi Estranei ha vinto il Premio “InediTO - Colline di Torino” 2023.
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