"Fresco di stampa": Alessio Paiano, "Punti di fuga", Arcipelago itaca Edizioni, 2021
Intagliata tesserina del libro, tu formi la parola che indica la direzione, la via sdrucciolata del verso, il vuoto, la morte a capo. Ti nascondi nell’occhio della sposa, ti fai lacrima che bagna la bocca, scorri rossa tra pagine ingoiate: ma la tua anima è uno specchio opaco. * La città frantumata ha un lembo acuminato, il pungiglione di un’ape, la punta della fiamma di un vecchio santo, uno spiritello che ti indica il trampolino di un abisso: lì la città, antico relitto, si impenna e le correnti dei passati remoti ti trafiggono con lacrime morte. * - È chiaro che potresti intagliare una lingua di fuga che ti smembri il corpo e poi piano discendere al punto di snodo dove conficcare la lama: l’anima sfinirebbe al verso di sotto come un pallone sgonfio. - Ma a te più si addice un voltare di pagina, il capovolgersi della misura nel vuoto originario dello zero. * A volte è necessario sparire disperdere il nome nei percorsi dell’acqua e non chiedere più una parola ma lasciare che il mare c...