"Fresco di stampa": Antonella Palermo, "Il giunco e la statua", Vydia editore, 2024
Gli oggetti sono sui letti, appesi alle sedie sui braccioli del divano, sui davanzali e su ogni mensola ai bordi liberi degli scaffali piccoli regali ricevuti di sera troppo tardi accessori da scartare dopo le medicine di papà morto due anni fa. Una folla temporanea che chiama gli occhi a gran voce asciuga le energie rimaste in attesa di un ricovero al riparo dalle polveri prende aria – mi chiedo se è abbastanza – al rientro si specchia in un cuore imploso e smemorato. * Abbiamo messo il tavolo al centro e ci siamo finiti sotto. Le parole esposte all’intralcio delle sedie. Ci si sbranava per minuzie qui ora si gioca al minimo, le voci attutite, sentire il vuoto sotto anche se poggiamo i piedi. * Sotto braccio camminammo. Eri un giunco, eri la statua di Giacometti carne reliquia fossile la pressione di tutti i piedi viandante affaticato e vecchio. Domani il museo si farà muto come muti siamo noi il bronzo solo che tintinna. * Sopraggiunge un’aria totale di un presente spesso un