"Anteprima Portosepolto": Daìta Martinez, "nell’ora dell’aurora", peQuod, 2023
il cantico arrossato della casa azzera nel pudore la più nuda espressione al principio d’ogni era e s’era amore uno stupore ché l’infinito bagliore nel viso del nome è un piccolo girasole l’orma d’incontrarsi con le labbra nell’aurora a lato la parola un abbraccio avvicina di noi tremando nel silenzio il verso e le ciglia delle mani l’odore negli occhi e sulla ferita la tenerezza del cuore la privatissima domanda e tutto il resto dai vicoli spiovuti al seno d’un andare * il silenzio dell’amore le scarpe sul tetto della casa pane nel pane da bere una piccola fetta di vino per tutta la tenerezza lascia un segno di vita sulla terra bagnata e di palermo la bocca l’ovale dell’aurora cade ancora una guerra i mercati scomposti fanno suono di campane tremando a noi lo sguardo la stessa stanza e la luce sempre uguale della lampada arancione la mia parte del discorso tu che mi dormi sul seno * dovrei avere un piccolo bucaneve nascosto dietro e indietro alla via dei ciabattai dove la porta il vuo