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Mary de Rachewiltz, "Processo in verso. Tutte le poesie italiane", Bertoni Editore, 2024

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Lena sterile Molto di te si dice, Lena al tuo paese, molto di te racconta la Tecla agli uomini in caccia di frottole. Ma nessuno ha udito l’asma dell’SS in licenza arrancare per il ruvido palo alla tua finestra socchiusa. Neppure i tonfi soffocati della Mauser e degli stivali. “Es muss gehn — ce la farò”. E invece no. Dopo Stalingrad grande grosso e impotente, soltanto un nido di lendini generò sul tuo ventre. E ti ci vollero tre mesi per crederci, e nove mesi per ucciderle, una ad una. * La stanza La stanza perfetta contiene le quattro porte due ad arco e due quadre. Chiusa è la prima agli immediati dintorni la seconda sprangata alle occasioni. Per non girare le restanti maniglie siedo alla finestra del caos a contar stelle perché so che la terza conduce verso la casa degli spettri e l’ultima dà sulle trombe del nulla. * Il solo amico Animo mio, fatti vedere. Tu lo sai quanto mi vergogno a percorrere sola le strade del mondo. Ovunque vado, vedo che sono in due uniti per amore o per ca