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"Anteprima Portosepolto": Biagio Accardo , "Esercizi di riparazione", peQuod, 2024

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Cofano Nell’aria sfatta di un garage dialoga con cose vecchie, lasciate e dimenticate. Sua vocazione fu la pietra frantumata da gettare lungo i binari della valle, suo altare la spalla annerita di un uomo che fu mio padre. Mansueto, ebbe un cuore sassoso, di gran peso, senza mai lasciarsene sopraffare, reggendo così – cofano sventrato, cofano svuotato – la pietra prima, la polvere ora. * Esercizi di riparazione Riparare, rialzare, aggiustare: ci rimarrà solo questo da fare. Lasciamo a Dio la creazione, l’incessante compito di guidare l’invisibile filo che dal Big Bang conduce sino a noi e, forse, a un altro e più sconosciuto noi. Il nostro è il piccolo mondo degli umani: ci fa cornice solo ciò che ci somiglia: la rondine che se ne va, la neve che si scioglie, il vento che s’acqueta. Forse è questo il compito che Dio ci lasciò quando si separò da noi in un momento che non riusciamo più a ricordare: riparare ciò ch’è rotto, risanare ciò che si ammala, rialzare ciò che cade: in questo, cr

"Anteprima Portosepolto": Eleonora Nitti Capone, "Per fede essi chiusero le fauci dei leoni", peQuod, 2023

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Scrivere è l’impresa di un esercito a ritroso camminare indietro, lasciare la trincea abbandonare il campo degli uomini nemici combattere per ritornare nella casa che abbiamo                                                                   [abbandonato cercare al buio la stanza che contiene la candela la cui fiamma accese prima della guerra chi                                                              [ci ha preceduto e cercare in questa luce fioca cos’è che ora si vede. Vivere davvero è l’impresa di un esercito a ritroso camminare indietro, lasciare la trincea abbandonare il campo degli uomini nemici combattere per ritornare nella casa che abbiamo                                                                   [abbandonato cercare al buio la stanza che contiene la candela la cui fiamma accese prima della guerra chi                                                              [ci ha preceduto e cercare in questa luce fioca cos’è che ora si vede. * Niente di ciò che abbiamo conosc

"Fresco di stampa": Massimiliano Bardotti, “La disciplina della nebbia”, collana portosepolto, peQuod, 2022

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Oramai solamente attendo (ogni giorno vivendo intensamente) l'attimo eterno del ritorno, quando casa saranno le tue mani la cura di un lento preparare per la famiglia amata il pane, come non fosse il quotidiano lavorio ma l’opera di un Dio innamorato che nulla serba di sé, se non il dono. * Bisogna essere prossimi alla terra avere già nel corpo l’ambizione della fossa. Sentire nella carne l’appassire delle ore. E come si fa urgente fare il bene praticare la salvezza. Avere già negli occhi un po’ di quello che vedremo quando gli occhi chiuderemo a questa luce. Bisogna poi saperlo un po’ di cielo averlo imparato dall’allodola e dal gufo. Seguire come cambia la stagione intuirne nei colori le promesse. E poi bisogna andare quando è ora essere pronti. Allora sarà chiaro finalmente che avevamo fatto tante prove che in fondo vivere è coltivare il seme eterno dell’attesa. * Un giorno, molto presto rinverdiranno tutte le cime (degli alberi, delle montagne) le ali dei migratori, tese a inte