Maurizio Paganelli, “Libro mastro”, puntoacapo Editrice, 2021. Segnalazione di Fabrizio Bregoli
L’apostata Son poche le parole, ché l’affetto non ne cerca altre e il tempo assieme è stato tanto. Per mia colpa non ci si intende le volte in cui provo a parlarvi. Ciascuno tesse il suo drappo dorato dell’infanzia e l’ostende: son io l’apostata, che eccettua i casi, l’anonima semenza volata in altri vasi. Però la vostra stagione e natura le rispetto e lo zelo nel seguire per anni la palestra del dolore, che v’ha resi di sasso e inetti a ogni trapasso e al mio pudore. Così, se fiato, divento invisibile, poi torno piccino tacendo, senza scampo d’esistere sul serio. * Pellegrini Attraverso la grata di un convento di clausura conobbi la gioia inattaccabile. Il sorriso e la voce di una suora, poco più che ventenne, ci invitarono alla contemplazione del Santissimo nell’alba del giorno che da Sutri ci avrebbe condotto a Campagnano. Lo sguardo libero, profondo, immobile, sereno, dolce, pieno, era molto bello e forse folle. Le attraversava la pelle lo splendore di chi è già stato scelto e soll