Monica Savoia, cinque poesie inedite
Sorpassa ruminando Il cielo questa Terra nebulosa più Dell’acqua, Vapore liscio Che chiamano immanenza ben Prima ancora di stendere le ali. Ma se questo è il mondo Dov’è che oseremo un’intuizione, Siediti e ricama, Annusa questo niente che ti plasma, La speranza di cui si fanno povere le mani. * Forse il congedo Partirà dagli occhi Ultima lama ferale Al petto intrusa Notte che si abbevera Ai breviari abbandonati Su ciottoli notturni Ombre ricalcate Di chi riluce nel crepuscolo. Forse a saltare Sarà la venuta al mondo Delle idee, degli abissi Intrecciati a stelle Dispettose a farsi beffe Di ogni vivere e morire. Forse l’ovale Non reggerà più il viso E a restare sarà solo Una presa in contropiede Nella foce discrepante Dove a roteare si ostina soltanto Questo cumulo di nervi. * All’ombra di ogni alba Tramonterà il ristoro Che ti è toccato Per difetto, E ancora ombre si allungano Sui declivi dell’armonia Le spemi a rimpiazzare, Ai margini di nuove morti In fasce, dove l’uggia Ci troverà d...