Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Portosepolto

"Anteprima Portosepolto": Giulio Mazzali, "La pratica del buio", peQuod, 2024

Immagine
Al monte Mondo, frastuono di cicale – tramonta il giorno, s’accende sulla schiena la linea d’orizzonte. * Cipressi nel silenzio si assomiglia immobili alla quiete della strada. Non danno voce i morti, solo calce e cenere, come questa nebbia, che avvolge nella sera muri e linee d’ombra. * Attesa Attesa è la nostra, filo di una trama disfatta nella notte perché tutto resti uguale, nulla sia diverso. * Anelli Accade ad ogni istante che il cerchio si propaghi. Anello dopo anello addomesticare l’acqua, il passo folle di tempesta. * Profezia Crescerà tra notti e storture la nuova umanità. Come fico strappato al morso della roccia, lasciato al vento freddo dei coltivi. Fallirà il mare nudo al proprio corso: morirà nelle sue onde sulla linea d’orizzonte. * La nudità nasconde l’inganno della fine, the end is the beginning insiste la voce, e trama la terra gravata dall’inverno, compagna di semi e cime di confine the end is the beginning ripete la voce, mentre il rosa cede alla luce e spoglio il

Anteprime collana di poesia Portosepolto

Immagine
Siamo lieti di annunciare che i libri della collana di poesia Portosepolto edita da peQuod, saranno ospitati in anteprima nazionale sul blog e sui canali social Poeti Oggi attraverso una selezione di testi a cura della redazione. Portosepolto nasce nel gennaio 2021, dalla collaborazione tra Luca Pizzolitto (direttore della collana) e Marco Monina (editore di peQuod); l’intento è quello di pubblicare e rivolgersi a quei poeti (e, di conseguenza, a quella fetta di lettori) i quali cercano, nella poesia, una dimensione intima, un’attenzione per le piccole cose, uno sguardo che scavi nel significato di un gesto, di un vissuto, di una parola. Gli autori ospitati in questa collana sono tutti poeti per cui la dimensione del viaggio (all’interno di sé, nelle proprie viscere e nella quotidianità del vivere) è una dimensione imprescindibile. La poesia contemporanea in lingua italiana

"Fresco di stampa": Massimiliano Bardotti, “La disciplina della nebbia”, collana portosepolto, peQuod, 2022

Immagine
Oramai solamente attendo (ogni giorno vivendo intensamente) l'attimo eterno del ritorno, quando casa saranno le tue mani la cura di un lento preparare per la famiglia amata il pane, come non fosse il quotidiano lavorio ma l’opera di un Dio innamorato che nulla serba di sé, se non il dono. * Bisogna essere prossimi alla terra avere già nel corpo l’ambizione della fossa. Sentire nella carne l’appassire delle ore. E come si fa urgente fare il bene praticare la salvezza. Avere già negli occhi un po’ di quello che vedremo quando gli occhi chiuderemo a questa luce. Bisogna poi saperlo un po’ di cielo averlo imparato dall’allodola e dal gufo. Seguire come cambia la stagione intuirne nei colori le promesse. E poi bisogna andare quando è ora essere pronti. Allora sarà chiaro finalmente che avevamo fatto tante prove che in fondo vivere è coltivare il seme eterno dell’attesa. * Un giorno, molto presto rinverdiranno tutte le cime (degli alberi, delle montagne) le ali dei migratori, tese a inte