Valentina Casadei, tre testi inediti
Spingere la porta camminare senza inciampo tradita un migliaio di volte mi chiedo a cosa serva la luce il distaccarsi lento dopo l’amore il mio gesto sospeso a metà e nei guizzi di freddo lento Traboccare * Scalcio come angelo-cavallo come fresco lenzuolo pulito sbandiero il possesso e la voce rauca dello zero sprigiona quell’essenza senza pace di notti insonni scatena così lo spavento in tutto il suo candore bambino demunito senza smettere di salire l’uccello becchetta l’ultimo dito aggrappato alla scala cadere è il brivido che manca e il suolo diventa elastica salvezza rimbalzo facile capriola * È ora di dormire chiudere gli occhi nel buio che non conosce misteri ma sfumature scure di fogli sbavati col gomito ne conosco nelle notti di genti che crepano di gelo * Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana. Diplomata in storia del cinema al Dams di Bologna e in sceneggiatura all’Eicar di Parigi, ha scritto e diretto tre cortometraggi: "Tutto su Emilia”, ...