Paolo Maccari, due poesie inedite e un poemetto inedito
Nascere Aspetto. I girini si agitano nella pozza. Sgorbi neri sognanti una coppia di zampe, poi un’altra. Aspetto fuori. A qualcuno sbucano le zampe. Gli altri lo festeggiano astiosi. L’invidia favorisce il processo. Si moltiplicano zampe nei corpi viscidi. Aspetto fuori, obbediente. La pozza si sommuove. La vita in atto. Si consuma qualche vitale delitto. Chi ha due coppie di zampe lo approva. Aspetto fuori, obbediente alla legge. Dolore e desiderio sommuovono la pozza. Do un ultimo sguardo. Mi concentro. Sbuffo. Il semaforo rosso attenua il suo ghigno. Un altro ultimo sguardo. Ecco il verde. Mi tuffo. * Sparire Cilindri sfocati, al crepuscolo, si librano sull’Elsa. Moscerini. Quanti milioni sono? I cilindri che fanno stanno come lanterne sopra la lenta corrente verde. I cavedani nuotano a fior d’acqua ma a saltare è sempre uno invisibile. Imprendibile. Tra un minuto è buio. Tra pochi giorni estate. Tra il fiume e la sera e il sambuco si srotola un discorso riposato. ...