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Lucia Marilena Ingranata, terza classificata Premio Poeti Oggi 2024

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Qui è bellissimo, manca la luce e ascolto attivo questo senso disatteso che fa pienezza e sproporzione e non c’è voce non c’è assonanza soltanto il controcanto del cuore che si attarda. Sono una donna che incespica ad ogni nodo, ad ogni tragica parola che l’assorda anche ottobre mi confonde la neve scompagina i rituali. * Lucia Marilena Ingranata è nata in provincia di Ferrara nel 1955. Ha pubblicato Io e Lucia per Edizioni Noubs nel 2014.

Alessandro Assiri, “Abitarmi stanca”, puntoacapo Editrice, 2023. Segnalazione di Fabrizio Bregoli

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Una volta mi bastava poco, spostavo quattro mobili e credevo di aver compiuto una rivoluzione Adesso che sono così esausto da spostare con fatica anche una sola poltrona, lascio depositare la polvere chiamo qualche granello per nome, appoggio i piedi sull’unica valigia, immagino miracoli perfetti * Il mio azzurro ha una voce cruda non ha onde, è un reticolato un suono senza pace È l’azzardo di uno scarto la terapia a scalare da un mezzo a un quarto Avevi l’oro nelle mani e la danza sulla pelle passava il tempo e ti cambiavi il nome poi rotolavi in frantumi ai piedi del letto generazione di baci e di stracci la finta calma appesa al dubbio la puntina che gratta Ambiento le idee nel giardino di ogni nuova casa taglio l’erba troppa corta, poto la siepe malamente il rigoglìo mi angoscia Attendo lo sfratto che profani il luogo del mio male * Sto qua con l’odio che mi manca con le dita tolgo polvere alla foto soffio la paura che non so Difendo la rabbia come un posto di lavoro in questi gior...

Antonella Sica, seconda classificata Premio Poeti Oggi 2024

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Un poco di vento addolcisce la sera dilaniata dai cani che si chiamano da ogni giardino il canto ipnotico di un muezzin taglia la velina del cielo in controcanto alle campane dell'ultima messa al piano di sotto sbranano la carcassa di un amore il bambino sul balcone fa volare Superman come una mosca ogni cosa rapace che scuce. * Antonella Sica , laureata in Lettere Moderne, è regista e manager culturale in ambito cinematografico. Nel 2016 pubblica Fragile al mondo (Prospero Editore) e nel 2017 La memoria del corpo (Rayuela Edizioni). Il suo ultimo libro è L'ira notturna di Penelope (Prospero Editore, 2022). La poesia contemporanea in lingua italiana

"Fresco di stampa": Mahmud Darwish, "Non scusarti per quel che hai fatto", Crocetti Editore, 2024

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Traduzione a cura di Sana Darghmouni e Pina Piccolo * E io, anche se fossi l’ultimo E io, anche se fossi l’ultimo, troverei parole sufficienti... Ogni poesia è un disegno traccerò ora per la rondine la mappa della primavera e per i pedoni sul marciapiede il tiglio e per le donne i lapislazzuli... Quanto a me, la strada mi porterà e io la porterò sulle spalle finché ogni cosa avrà riacquistato la sua immagine così com’era, e poi il suo nome originale. Ogni poesia è una madre alla ricerca del fratello della nuvola vicino al pozzo: “Figlio mio! ti darò un sostituto, sono incinta...”. E ogni poesia è un sogno: Ho sognato un sogno che mi avrebbe portato e che avrei portato fino a scrivere l’ultima riga sul marmo della tomba: “Ho dormito... per poter volare.” E porterò a Cristo le sue scarpe invernali così potrà camminare, come tutti, dai monti più alti... verso il lago. * Al nostro paese Al nostro paese, quello vicino alla parola di Dio un soffitto di nuvole, al nostro paese, quello distant...

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2024

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La giuria del Premio Poeti Oggi 2024 formata da Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani, ha definito la seguente classifica relativa ai poeti finalisti selezionati tra i 198 iscritti al concorso. Prima classificata : Maria Consiglia Alvino Seconda classificata : Antonella Sica Terza classificata : Lucia Marilena Ingranata Premio Speciale della Giuria : Anna Salvini, Giancarlo Stoccoro, Giulia Tosti Finalisti a pari merito: Francesco Buco, Valentina Ciurleo, Loriana d'Ari, Valentina Demuro, Danila Di Croce, Silvia Giacomini, Elena Micheletti, Elisabetta Liberatore, Grazia Procino, Filippo Ticozzi, Lucio Toma Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori menzionati entro l'estate 2024 rispettando l'ordine di classifica. Per i poeti insigniti del Premio Speciale della Giuria e per i Finalisti a pari merito, seguiremo l'ordine alfabetico. I l concorso era rivolto a tutti i poeti italiani e stranieri e si articolava in un’unica sezione: poesia ine...

Maria Consiglia Alvino, vincitrice Premio Poeti Oggi 2024

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Persefone C’è un silenzio che canta, un varco di alba nel niente. Svettano aspri i cipressi, fusi di nero in cieli di altro. C’è una bambina e corre, ride a grani di sole, mi chiama.     -  Contiamo gli ordini delle stelle,        guarda Arturo saettante,        non ti mancheranno le querce,        i tronchi bruniti di terra,        ogni umana grandezza,        le altalene binarie dei giorni. Mi siedo al margine e sfumano  città, orologi, elettrici inferni. Abbraccio quest’acqua d’opale, inseguo un velo striato sul pozzo, un riflesso di fiume, forse di mare. Tutta questa luce, ancora, questa memoria, un miracolare. * Nella poesia di Maria Consiglia Alvino, Persefone è una bambina ridente ( C’è una bambina e  corre, / ride a grani di sole, mi chiama .). La dea della mitologia greco-romana non è rappresentata nella sua natura tenebrosa, infernale (compagna di A...

"Anteprima Portosepolto": Franca Alaimo, "100 poesie", peQuod, 2024

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Poi tutto scompare: fiori d’oro, arance, mal di luce. Soltanto notturne costellazioni, ombre silenziose. La luna per morire ha oscurato il viso. * Dio mio, ecco il mio niente, il mio stare qui così povera, le mani rugose, a guardare ancora, a piangere ancora non ricordo più per cosa. Sapendo che è stato tutto ogni volta per una volta sola. Perdonami se spesso non ho fatto cantare il cuore dimenticando di essere soltanto una sciocca bambina che giocava a moscacieca con il mondo. * Voglio una casa senza porte il vento che entra e fischia insieme ad uccelli vagabondi, una casa vuota dove dormono angeli invisibili e crescono fiori tra le fessure dei muri, e di notte la luna sparge la sua acqua d’argento e gira con il tempo finché l’afferro come una moneta e la getto nel pozzo e lei dal fondo mi guarda silenziosa e mi incanta fino all’oblio, fino all’oro dell’alba che sogna questo sogno. * Come attraverso l’oscurità lei ci fa chiaro. E con noi attende che, slargando il cuore, qualcosa ci gi...

Finalisti Premio Poeti Oggi 2024

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Siamo felici di annunciare che la giuria formata da Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 198 testi iscritti al concorso. I poeti finalisti della quarta edizione del Premio Poeti Oggi sono: Maria Consiglia Alvino, Francesco Buco, Valentina Ciurleo, Loriana d'Ari, Valentina Demuro, Danila Di Croce, Silvia Giacomini, Lucia Marilena Ingranata, Elena Micheletti, Elisabetta Liberatore, Grazia Procino, Anna Salvini, Antonella Sica, Giancarlo Stoccoro, Filippo Ticozzi, Lucio Toma e Giulia Tosti. Le poesie dei finalisti saranno pubblicate sul blog e sui canali social Poeti Oggi entro l'estate 2024. Il poeta vincitore sarà reso noto sabato 16 marzo attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto attribuito dalla giuria. La poesia sarà corredata dal commento di ogni giudice e avrà una veste grafica raffinata. Ringraziamo con affetto tutti i partecipanti per aver ...

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Giacomo Pedone

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Da sempre ho vissuto un’esistenza in differita, dilacerata dal rimando per obbligo, officio o grottesca natura giungendo là dove s’arriva senza premura. E ora trascorro d’automa la mia non vita conscio che sempre meno ne resta sulle dita e se l’ultimo giorno mi chiedo sia differito prolungando lo strazio dove per tutti è già finito. * Giacomo Pedone ci propone una poesia-pensiero sul senso dell’esistenza strutturata in due quartine senza rigidità metrica precostituita, ma con un evidente gusto per la rima, anche facile, che genera un contrasto voluto con il tema impegnativo sostenuto dalla poesia. Tutto verte sull’idea della inadeguatezza, di una “esistenza” - la propria - vissuta “in differita”, sotto il peso delle costrizioni imposte (elencando le quali si propende anche a un certo gusto per il termine desueto come in “officio”); vita “non vita” che viene esperita nella forma di “automa”, riprendendo un motivo che fu già di Cavalcanti e più recentemente rielaborato da Rebora e Paglia...

Daniele Mencarelli, "Degli amanti non degli eroi", Mondadori, 2024

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Diciotto luglio novantatré cristallo di sale brilli succhiato dolce alla saliva brucia l’acqua che ci bagna sulla riva ti addormenti inanimata sei di una pace che spaventa. L’immaginazione sia maledetta. Stravolge donandoti alla vista non bella addormentata sulla spiaggia ma seccata morta senza vita, buona per i vermi che ti scavano una porta murata invece della bocca, alla fine piangere d’immaginazione pregare la testa di finirla, poi ecco compiersi il miracolo, tra i vivi torni lentamente come niente mi sorridi tu stessa sorpresa dal tuo sonno dai miei occhi salati liquidi. Per vergogna accusare il sole, è lui a farli lacrimare. * Undici ottobre novantadue sedici gli anni appena scoppiati mille i cazzotti mille i baci strappati dalle labbra di un paese sgranato passo dopo passo, senza mai soddisfarla veramente questa fame infelice questo desiderio di cane di carne e vita di voglie ubriache sempre in festa. Non arriverà il sonno ma una perdita di sensi un corpo sfinito che s’arrende a...

"Fresco di stampa": Valentina Casadei, "Abitare la ferita", i Quaderni del Bardo, 2024

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Così lontano, così vicino annidarsi quell’assillo ripetermi a memoria i detti dei saggi seguirne le dottrine provenire da un’altra solitudine come alieno triste con una coscienza da genio nel rigore dell’anima e l’incomprensione dei propositi vacillare quella saldezza sentirmi a casa nei pianeti * Ferita dalla parola nella convalescenza della luce ridai alla cornice del capo una parvenza di paradiso aureole come aloni di unto e tutto s’invola nel turbinio del tuo soffio triste mentre Itaca è in fiamme e attende corpi grondanti che abbraccino il fuoco e spengano il dolore dell’incendio * Nella sosta scarna la polvere crea miracolose presenze la cena fredda grida il tuo nome porti via con te l’abitudine della sera quando un bacio diventa tempo e un rassicurante destino prima di andare a dormire preferendo al sonno una veglia feroce in cui l’illusione del tuo arrivo è solo l’aria di una silhouette che trema un minuscolo incendio fatale * La mia adorazione per i tuoi spaventi per la tua g...