"Fresco di stampa": Antonella Sica, "Corpi estranei", Arcipelago itaca Edizioni, 2025
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Era una casa divisa in gabbie perimetri di fiato e dolore corpi estranei cuciti dal sangue. A tavola a ognuno il suo posto geometria instabile dei pasti, la luce piombava dall’alto un ritratto di famiglia elettrico. Corpi stretti nella notte alle coperte galleggianti nella trama dei respiri la sveglia scandiva l’assenza ai miei occhi spalancate finestre alla fuga. * Persiane lame di luce tagliavano la gola alla domenica l’arrosto tormentava l’aria con la sua pretesa di festa in comune coi morti avevamo la resa. * Luci sul porto, rosso che trema vecchia mano distesa sul mare ferito dalle chiglie di passaggio. Si apre alla preghiera ogni increspatura inquieta di chi attarda lo sguardo sull’acqua nera prima di chiudere gli scuri. * La sabbia nei muri trema una nostalgia cava di montagna frantumata, nei trucioli la porta scricchiola una memoria d’albero la begonia sembra smarrita nel vaso. Quel corpo di donna disteso senza sonno cerca una radice da piantare la notte chiusa fuori dagli scur...